Archivi tag: formazione autismo

L’intervento logopedico nell’Autismo…a parole nostre!

Negli ultimi 15 anni, il logopedista è diventato una figura professionale sempre più coinvolta nella presa in carico delle persone con Disturbo dello Spettro Autistico.

Nuova Artec organizza ogni anno, dal 2011, un corso rivolto ai logopedisti sull’Intervento Logopedico nell’Autismo, sulla valutazione e il trattamento del linguaggio e della comunicazione.

Quest’anno il corso raddoppierà e sarà per la prima volta organizzato in due moduli, di due giornate ciascuno: questo per dare maggior spazio alle recenti esperienze e alla presentazione di nuovi strumenti per la valutazione e il trattamento, mantenendo il taglio pratico dei corsi degli anni precedenti (visione di filmati e esercitazioni individuali e di gruppo).
Il corso sarà tenuto da due logopediste, Maria Federica Montuschi Valentina Crippa, dello studio logopedico Parole Tue, e verrà introdotto da un intervento della dott.ssa Silvia Magnani sulla comunicazione non verbale.
10955186_1422119631171626_6265185158618376236_n-2
Per maggiori informazioni clicca qui
Pubblicità

Occhi per pensare

jeanne_hebuterne_2

Amedeo Modigliani, Jeanne Hebuterne

Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare. (Siracide 17, 10)

Continua la nostra riflessione su pensiero visivo e comunicazione. Siamo logopediste fortunate: continuiamo a fare incontri interessanti che arricchiscono di nuove scoperte e pensieri nuovi il nostro lavoro quotidiano.

Siamo partiti da un’idea condivisa da molti: che il linguaggio verbale da solo spesso non sia sufficiente a veicolare messaggi diretti alle persone con autismo, e che le immagini (o i segnali visivi in genere) più di ogni altro mezzo sostengano il significato che vogliamo trasmettere. Ma quali sono i supporti visivi che il bambino comprende in modo quasi istintivo (senza doversi concentrare troppo) nelle situazioni complesse di tutti i giorni? Quali immagini sono per lui immediatamente significative? Hanno bisogno di essere apprese collegandole ad un contesto o le possiamo utilizzare in modo disinvolto ed efficace anche “a prima vista”?

Avevamo già trovato le risposte adatte a ciascuno, raccolte un po’ empiricamente (provandoci), nella nostra pratica clinica. Era difficile per noi tradurre la pratica in indicazioni generali che potessero guidare il logopedista alla scelta di questo o quel supporto visivo (oggetto, carta, simbolo, foto…) per la comunicazione quotidiana.

Abbiamo utilizzato Immaginario in modo molto diverso con ciascun bambino, ragazzo o adulto, in modo creativo ma poco sistematico, sapendo che in alcuni casi le foto sarebbero servite più dei simboli, o che la disposizione verticale e in sequenza dell’agenda poteva non essere sempre significativa, o che girare la carta al termine dell’attività per alcuni era meno efficace del simbolo della spunta (che lascia visibile l’attività appena conclusa).

A dicembre abbiamo avuto la fortuna di partecipare al corso organizzato a Concorezzo da Cascina San Vincenzo e Hogrefe e abbiamo così incontrato per la prima volta la dott.ssa Cristina Menazza, psicologa di Padova, traduttrice dell’edizione italiana del test ComFor (Hogrefe). Ci siamo sentite immediatamente di aver raccolto lo stesso bisogno delle persone con autismo, di cui il test costituisce una prima risposta: attribuire significato alla realtà e alla comunicazione. Il test consente di stabilire il livello di attribuzione del significato da parte del bambino ai supporti visivi e di scegliere quale formato utilizzare per la comunicazione visiva, in particolare per quella in entrata. Operare questa prima valutazione con maggior sistematicità ci permette di individuare in modo più preciso e individualizzato le migliori strategie visive per la comunicazione, risparmiando tempo ed evitando inutili insuccessi.

E da allora il ComFor, strumento di facile applicazione che arricchisce e completa la borsa degli attrezzi del logopedista che si occupa di autismo e di disabilità intelletive, ci sta permettendo di procedere in modo più puntuale nell’individuare i possibili utilizzi di Immaginario. Nei prossimi mesi concluderemo un primo studio sulla correlazione tra i due strumenti.

L’incontro tra ComFor e Immaginario ha iniziato a dare i suoi frutti. A Milano, il 13 e il 14 settembre, Hogrefe, con il Dosso Verde di Milano e Parole Tue, organizza il primo corso di due giornate dedicate a ComFor e Immaginario (programma e iscrizione). Sarà una buona occasione per ripartire dal concetto fondamentale del significato: le strategie visive devono essere comprese perché possano trasmettere significati (il ComFor ci aiuta a scegliere quali utilizzare e in che modalità) e nello stesso tempo, utilizzate nella quotidianità (Immaginario ci permette di farne un uso intensivo nei contesti di vita), aiutano ad organizzare i significati della realtà che spesso non riescono a passare dalla parola, ma vengono riconosciuti con gli occhi. E ogni bambino ha occhi diversi per pensare.

Vi aspettiamo numerosi!