CaPs-T
Communication and Pragmatic skill Training è un programma di valutazione e intervento sulle competenze socio-comunicative elaborato da Sciabolazza e Masciarelli (2008). A partire sugli studi della pragmatica cognitiva che descrive la comunicazione come un'attività sociale cooperativa, in cui la costruzione dei significati avviene in modo condiviso tra gli interlocutori che vi partecipano, gli autori propongono un ampliamento della riflessione sulla cooperazione conversazionale, ragionando non solo in termini di presenza o assenza, ma anche di adeguatezza o inadeguatezza.
L'analisi conversazionale è lo strumento proposto come guida alla descrizione delle caratteristiche comunicative linguistiche che, scandagliando gli scambi di battute tra gli interlocutori, cerca di coglierne le "bizzarrie" al fine di poter effettuare un training specifico sulle abilità che impediscono al bambino una adeguata ed efficace partecipazione allo scambio, migliorandone così la qualità dell'interazione sociale; per esempio: la capacità di proporre e mantenere un argomento di conversazione, la comprensione di atti comunicativi semplici e complessi, il rispetto e lo sfruttamento delle massime conversazionali, la comprensione e la riparazione dei fallimenti comunicativi.
Questa analisi viene inserita in un modello di intervento sulle abilità pragmatiche che individua e integra obiettivi in diverse aree, a partire dalla cognizione sociale, alla pragmatica verbale e non verbale, con l'attenzione ai contesti di vita dei bambini.
CaPs-T e Parole Tue
“Idee verdi senza colore dormono furiosamente” - Chomsky
All’interno di una frase ben formulata grammaticalmente siamo naturalmente portati a cercare il significato; e più questo è nascosto (o inesistente!) e più mettiamo in campo le nostre capacità di formulare ipotesi, operare inferenze ed attribuire significati metaforici alle parole per riuscire ad attribuire un senso al messaggio, confidando nella volontà del nostro interlocutore di volerlo condividere con noi.
Questo è reso possibile da tutte quelle competenze che rientrano nella pragmatica comunicativa: non è infatti sufficiente fornire ai bambini adeguati strumenti linguistici formali, ma è necessario che questi siano funzionali all’interazione comunicativa, in un equilibrio costante tra la forma e la sostanza dello scambio, tra correttezza ed efficacia comunicativa.
L’importanza di questa integrazione è stata per noi sempre al centro dell’intervento, soprattutto a favore dei bambini con disturbo dello spettro autistico: il principio di cooperazione, il mantenimento della contingenza nello scambio, il fornire le adeguate informazioni (massime conversazionali), riuscire a riconoscere e riparare i fallimenti comunicativi, comprendere tutto ciò che va al di là del messaggio letterale (metafore, ironia, inganno) grazie all’attenzione verso l’intenzione dell’altro, sono aspetti che abbiamo con il tempo inserito tra i nostri obiettivi di terapia; l'esperienza formativa del CaPs-T (di primo e secondo livello, del 2021 e 2022), ci ha permesso di approfondire le nostre conoscenze e sistematizzarle, aiutandoci ad individuare obiettivi specifici di terapia; ci ha inoltre sostenute nella scelta di un intervento precoce in quest’ area, integrato in un progetto riabilitativo più ampio, interpretando le abilità pragmatiche non come l'ultimo gradino del percorso di abilitazione linguistica e comunicativa, ma come strumenti preziosi in termini adattivi da declinare secondo i diversi livelli di competenza dei bambini che seguiamo.