Tecnologia...a piccoli sorsi

Tecnologia...a piccoli sorsi

Crediamo nell’utilizzo del computer nella terapia con bambini autistici. Crediamo alle ricerche che dimostrano l’efficacia di questo strumento e i suoi pregi in quanto mezzo motivante e facilitante, poiché sfrutta il canale visivo e distacca l’attenzione del bambino dalla relazione duale e diretta con il terapista. Abbiamo visto bambini assolutamente non in grado di imitarci nelle prassie eseguirle con facilità di fronte ad una presentazione di Power Point costruita con foto di altri bambini impegnati negli stessi esercizi. Oppure bambini con scarsissima intenzionalità comunicativa entusiasmarsi e guidarci con tante richieste in giochi divertenti. O ancora bambini che non raccontano cosa hanno mangiato a scuola, raccontare che “Tom prende Jerry con la trappola e il formaggio”.

Il computer è sicuramente una risorsa e come tale la sfruttiamo nel nostro lavoro (abbiamo molto materiale e ci piacerebbe un giorno riuscire a condividerlo mediante questo canale). Ma… (ce n’è sempre uno: mannaggia!) se si utilizza il computer non si può dimenticare il nostro obiettivo di sempre: la comunicazione. Ultimamente l’utilizzo del pc con questi bambini è stato sdoganato tra terapisti, insegnanti e genitori, che arrivano in valutazione contenti perché il figlio sa già connettersi da solo in internet e guardare i cartoni preferiti sulla rete.

Quello che noi abbiamo in mente non è questo! Per noi il pc è uno strumento per incrementare la comunicazione! Non ricerchiamo l’autonomia del bambino nell’ambito informatico, ma la condivisione di momenti comunicativi! Facciamo vedere un filmato  o un gioco al bambino e vederlo ancora lui deve indicare o dirci qualcosa: deve comunicare con noi!

Molti colleghi super tecnologici utilizzano schermi touchscreen…notevole, chissà quante possibilità rispetto ai nostri arretrati schermi…ma se il bambino può  accedere a ciò che desidera con un tocco, noi a cosa serviamo? È ancora un momento comunicativo?

In conclusione: sì e ancora sì al computer, ma a piccoli sorsi e con le dovute precauzioni: la presenza di un mediatore che diventi il vero interlocutore (non il pc) e un adeguato addestramento del bambino! Insegnargli a stare a computer con noi e utilizzarlo in maniera comunicativa è molto più laborioso che lasciarli imparare da soli, ma è sicuramente più soddisfacente!

E voi che ne pensate? Utilizzate il pc con i vostri bambini?

Ecco un esempio di come, anche con il PC, si possa lavorare sull'indicare per scegliere o sulla denominazione:

Esempio di animazione

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